Pontia edusa
(Fabricius, 1777)
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Sottofamiglia: Pierinae - Pierini
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Apertura alare: 35-50 mm
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Periodo di volo: feb - ott
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Diffusione: Comune
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Piante nutrici: Brassicaceae - Resedaceae
Informazioni
La Pontia edusa è una farfalla della famiglia delle Pieridae di medie dimensioni con apertura alare di 35-50 mm.
Essa è distribuita in gran parte d'Europa, ma risulta assente dalla penisola Iberica, dalla Francia (presente solo nella zona meridionale), e dal Regno Unito
(presente in Irlanda) verso oriente si può trovare in Medio Oriente in Iran e Iraq.
In Italia è distribuita praticamente ovunque a differenza della Pontia daplidice che si può trovare solo in Sardegna e in Liguria centro occidentale dove sostituisce la Pontia edusa.
Nella provincia di Alessandria la Pontia edusa è ibrida con Pontia daplidice.
La parte superiore delle ali è di colore bianco, con macchie nere sia nell'ala anteriore che in quella posteriore.
La parte inferiore delle ali posteriori è di colore verde-grigio a macchie. La farfalla è quasi identica alla Pontia daplidice e solo le indagini dei genitali (a mezzo microscopio)
permettono la distinzione tra queste due specie.***
Con generazioni che vanno da due a quattro, a seconda della latitudine, gli adulti volano da febbraio a ottobre.
Questa specie può essere trovato in tutte le aree aperte erbose o fiorite, in luoghi sassosi e rocciosi e bordi delle strade, in particolare dove le piante ospiti crescono, dal piano basale a quello collinare.
Le uova vengono deposte singolarmente e hanno un periodo di incubazione di sette giorni.
I bruchi sono presenti da maggio. Sono verdi-grigiastri, con punti neri e larghe strisce gialle, molto simili alla larva Pieris brassicae. Pontia edusa sverna come crisalide.
Le larve si nutrono di varie specie di Brassicaceae e Resedaceae, tra cui Descurainia sophia e Reseda lutea.
* Lepidoptera mundi https://lepidoptera.eu/ - Fauna Europea https://fauna-eu.org/
** IUCN, Unione Mondiale per la Conservazione della Natura http://www.iucn.it/
*** Bestimmungshilfe für die in Europa nachgewiesenen Schmetterlingsarten - http://lepiforum.de/










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